Nonostante tutto, è di nuovo primavera.

Inizio un percorso, arrivato fin qui. Paradossale concetto, ristretto nella sua essenza, che comprende tutto.

Avevo otto o nove anni, forse, quando fui illuminato nell’incontro con quella creatura che ha toccato le corde più profonde dell’animo di un bambino, che vive in bilico tra fumetti e realtà da scoprire: in questa pianta convogliano tanti microcosmi ed un enorme ventaglio di punti di interpretazione, dalla più scientifica (che vede in Charles Darwin il più alto esponente) a quella fantasiosa, nel ruolo di protagonista di numerosissime interpretazioni da cartone animato.

Dionaea muscipula, più semplicemente detta “la dionea“, è stato il filo conduttore, la compagna silenziosa, lo sfondo di ogni scena delle mie giornate da, appunto, quarant’anni a questa parte.

da http://www.phylla.com/ilpigliamosche

Da allora, millemila milioni di vicende si sono succedute, in un avvincente caleidoscopio di elementi, danzanti e rilucenti, talvolta tristi e molto spesso gioiosi, che si sono magicamente intrecciati a creare un quadro sempre più completo, giorno dopo giorno, tassello dopo tassello: dalla prima serretta nel giardino sul fiume Reno, allo spazio privilegiato ed imponente riservatomi per quasi otto anni all’interno di una azienda agricola, nella periferia su di Bologna. Successivamente, altri nove anni li ho vissuti sul crinale pre-appenninico del Contrafforte Pliocenico bolognese, dove un vecchio fienile ristrutturato ed il suo giardino sono divenuti casa per me e per la mia collezione.

Ora sono qui. Da tre anni tondi, perchè ogni inizio di primavera scandisce precisamente il tempo vissuto ai piedi del monte Baco, sull’argine del torrente Setta.

Qui, ho finalmente trovato quella pace (soprattutto interiore) che ho a lungo cercato ed ho incontrato tutt’insieme i contorni di molti sogni già sognati…

Con Thomas e Drosophyllum lusitanicum

…e qui, nella consapevolezza d’aver raggiunto un equilibrio appagante in ogni suo significato, posso iniziare (anche) un percorso alla ricercadella compagnia degli elementi e delle “creature guida”, complici d’avventure e muse fantastiche!

L’ambiente che ci circonda è perfetto, ora che vedo la perfezione anche laddove trovavo imperfezioni: le piante, tutte, reagiscono con vigore a questa energia positiva ed i risultati che ne conseguono, le bellezze che mi regalano, sono sorrisi di gioia sublime e di beata gratitudine.

Cephalotus follicularis cv. “Big Boy”

Utilizzando queste pagine, aggiungo un ulteriore elemento come prova d’amore, un’opportunità in aiuto alla improba ricerca di descriverne e trasferirne, fino in fondo, l’energia.

Mi ricordo ancora quanto e come mi battese forte il cuore, da bambino, all’incontro con una pianta carnivora! Allora, erano rarissimi gli incontri ravvicinati ed ancora più arduo era il compito di provare a coltivarle. C’erano quattro o cinque specie, in commercio. Pochissime piante, ma in grado di accendere un fuoco incandescente, di aprire le porte della fantasia e di farmi viaggiare, pur rimanendo fermo ed incantato davanti alla vetrina del minuscolo negozio di fiori. Quegli aromi, quelle forme antiche, queli colori ancestrali, quelle emozioni rinascono ogni giorno, tuttora.

Nepenthes x coccinea, uno degli ibridi storicamente pù antichi

Ed ecco, allora, inizio da qui, da dove sono arrivato: scrivendo di loro, con la voglia di far passare, da lontano, un messaggio di forza e di energia, che possa tradursi in speranza e vitalità futura quando, da un ambiente all’apparenza ostile, possono germogliare meraviglie senza tempo…

Drosera capensis “giant form”
Cephalotus follicularis cv. “Eden Black”

…che sempre ci sorridono. Perchè, nonostante tutto, è di nuovo primavera.

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