Mi piace l’idea di pubblicare qui, anche a beneficio di chi non accede o non ha Instagram, diverse, alcune immagini tratte dai primi sei mesi di coltivazione, da gennaio ad oggi che siamo alla fine di giugno, mentre stiamo attraversando la decina di giorni più caldi dell’anno (finora).
L’inverno non ha mai presentato delle giornate particolarmente fredde, non ci sono state “gelate” prolungate o punte di temperature troppo basse.
La primavera, invece, ha faticato ad ingranare: dopo una prima parte mite, quasi tiepida, correnti di aria fredda hanno caratterizzato quasi tutto il mese di aprile, fino a metà maggio, rallentando non di poco lo sviluppo di moltissime piante carnivore tropicali o subtropicali, che hanno palesato un ritardo, rispetto l’anno precedente, di almeno 15 giorni.
Poco male, perché poi l’arrivo di giugno ha riportato tutto al livello consueto così che, rapidamente, forme e colori hanno mostrato il loro vero volto!
Sono molto soddisfatto, ora (fine giugno) di come sta evolvendo la stagione. Devo dire che non sono sorpreso (come invece lo ero lo scorso anno) perché l’utilizzo del telo ombreggiante sapevo avrebbe dato buoni risultati, anche a livello cromatico. Ah, ecco, quello che mi ha sorpreso, quest’anno, sono stati gli eccellenti effetti del telo, mantenuto anche durante l’inverno! La sua “presenza” mi ha aiutato a mantenere un livello più costante di temperature dentro la serra, fungendo da coperta termica, aiutandomi a risparmiare in carburante per la stufetta ed evitando picchi di abbassamento repentini! Non ho avuto problemi di irraggiamento, perché il sole passa “gira” con una angolazione più bassa, passando dalle pareti laterali della serra e quindi riuscendo a colpire a pieno le piante durante il loro riposo! Insomma, un azzardo, ma risultato raggiunto!
Bene, godetevi questa carrellata di immagini sparse, questo “collage” di vita “con, tra e per” le piante carnivore, che mi regalano quotidianamente soddisfazioni e meravigliose interazioni tra regni diversi, ma sempre più vicini.
Noi, poi, ci aggiorniamo qui, ma anche sullo spazio YouTube, che sta diventando sempre più importante proprio per gli scambi umani che stanno evolvendosi sempre più: sono orgogliosissimo della mia “community” (si dice così?) ovvero dei miei seguaci “Pigliamosche” perché stanno acquisendo quella autonomia di pensiero, quella forza, quel coraggio, quella consapevolezza e quella voglia di capire a fondo le cose, senza condizionamenti o ragionamenti da parte di altri non sempre ben bilanciati o con basi solide. Insomma, un bel gruppo davvero, fatto da persone intelligenti, educate e rispettose, che si divertono a coltivare piante carnivore e ne comprendono l’importanza per l’energia che sanno trasmetterci e la positività che regalano alle nostre giornate!
Grazie a tutti, per la vostra fiducia, l’attenzione ed il vostro “sentirvi parte” di questa squadra! A presto, cari Pigliamosche, un abbraccio grande!
(by Andrea Amici, testo ed immagini sono dell’autore)

E alla fine mi hai convinto, non sono persona da social, direi quasi che sono all’antica preferisco vedere con i miei occhi, ma questi colori e queste forme meritano.
Ho installato instagram.
Grazie per l’opera di divulgazione.
Ciao Marco! Non ci crederai, ma paradossalmente non lo sono nemmeno io! E, di certo, continuo a preferire il contatto umano, quanto più possibile. Tuttavia mi sono accorto che, se vengono utilizzati bene, i social sono preziosi alleati all’opera di divulgazione che mi piace tantissimo portare avanti. Divulgazione e tentativo di creare menti indipendenti, che si possano staccare dal comune pensiero del “mi hanno detto di fare così” ma “faccio così perché ho capito”… scusami, sto divagando ;-)) Mi fa piacere averti convinto 😉
A presto!!!