Rinvaso “dolce” per Nepenthes bokorensis e ‘Gaya’.

Dopo un lungo inverno (iniziato per questi generi tropicali nella terza settimana di settembre) trascorso in casa, con l’ausilio di lampade a led per illuminarle, le Nepenthes stanno per ritrovare finalmente l’ambiente migliore per crescere a loro completo agio: le più grosse…

(x mixta, campanulata x maxima, cv. ‘Bloody Mary sono sistemate in vasi grandi, profondi 50 cm e larghi 30) troveranno come luogo di crescita “primaveril-estivo” il giardino; quelle più piccine della collezione si divideranno in due ambienti distinti: x coccinea e veitchii (di quest’ultima, almeno una delle due piante) rimarranno sempre nella serretta in casa, con luce led, mentre bokorensis e cv. ‘Gaya‘ raggiungeranno tutto il gruppo grosso della collezione in serra principale, nello stesso ambiente con sarracenie, dionee, drosophylli e tutto quanto il resto della ciurma.

Questo vale per loro che tanto invadenti non sono, cioè non hanno una stazza (almeno per ora) quasi da arbusto come le tre che stanno comode in giardino. E poi hanno un carattere “lowland”, amano caldo umido e luminosità intensa: mi basterà adattarle in una collocazione consona (certamente non nelle vasche a mollo come sarracenie!) dove poterle irrigare bene dall’alto, frequentemente.

Nel portarle fuori, non mi sono potuto esimere dall’effettuare un lavoro di rinvaso, per poterle sistemare in un contenitore più grande, proporzionato alla dimensione raggiunta crescendo! Il lavoro sarà a “basso impatto”, se possibile senza toccare le radici per evitare ulteriori stress, dopo il cambio di ambiente.

La prima che vado a sistemare, è Nepenthes bokorensis, protagonista qualche giorno fa del racconto sul suo ascidio nano! Come si può notare, il vasetto risulta sproporzionato rispetto all’altezza complessiva del fusto e mi pare anche che non cresca più tanto bene, quindi dubbi non ne ho e procedo.

Preparo il substrato nuovo, da sistemare nel nuovo vaso bello alto (circa 22 cm) al quale applico spugna nei buchi di drenaggio dell’acqua per evitare che fuoriesca parte del substrato stesso.

Come substrato uso un buon mix per orchidee pre-miscelato, ma NON pre-concimato perchè la dose di concime preferisco sceglierla autonomamente, in base alla dimensione dell’esemplare: appoggio 5/6 palline di osmocote a lenta cessione sul fondo dell’incavo che conterrà il pane di radici. Integro con un poco di pertite, per migliorarne il fattore drenante.

Fatto! Non mi resta che sfilare la pianta dal vecchio vaso, piano piano per non strappare nulla, ed inserirla nell’alloggio nuovo, rincalzando con delicatezza per evitare disomogeneità. Tengo intenzionalmente il bordo abbastanza alto, rispetto al livello del substrato, per mantenere la superficie più ombreggiata e quindi umida. Il lavoro è ottimamente riuscito, ora devo solo portarla in serra e bagnarla tanto e spesso. Così tornerà a crescere rigogliosa e felice!

Adesso, l’altra.

Questa Nepenthes cv.’Gaya’ l’ho trovata piccina in vendita nel reparto giardinaggio di un grande magazzino, costata praticamente nulla. Era così piccola e raggrinzita che questo vaso le calzava perfettamente anzi, era quasi grande! Però ora, in meno di un anno sviluppatasi bene, non ci sta più. Devo aiutarla a crescere, anche per evidenziarne le forme accattivanti!

Mi piace un sacco questo ibrido tra N.ventricosa e N.khasiana, proprio ben riuscito: le sue particolari screziature rosse non sono regolari nella distribuzione sulla trappola, conferendole un carattere naif e sottilmente trasgressivo davvero unico. La foglia, poi, si tinge di rosso tenue, quando la luce è giusta: ulteriore tocco di classe e raffinatezza per questa perla asiatica!

Dato il suo portamento, utilizzerò per lei una ciotola larga 22 cm, dove potrà allargarsi ed appoggiarsi bene. Utilizzerò un gancio per vasi sospesi, mi piace l’idea…

Poi, il procedimento è identico a quello per bokorensis, ogni gesto si ripete: substrato, sistemazione nel vaso ecc ecc.

Fatto. Non ci sono stati intoppi o brutte sorprese ed in risultato mi soddisfa. Piante pronte a ripartire per un nuovo step di vita!

Ora porto le due principesse dell’Asia dentro la serra e le bagno a pioggia diffusamente ed abbondantemente!

Le vedo già bene! Quella che fin da subito mi piace da impazzire nel nuovo abito, è “Gaya“, adorabile Nepenthes, robusta, adattabile. Fighissima! Nepenthes bokorensis: pure lei è tosta, ma ha trascorso troppo tempo in una condizione non ideale perchè il vaso divenuto piccolo l’ha un poco sfinita. Adesso è pronta per ripartire e migliorare la dimensione di certi suoi ascidietti nanetti 😉

(by Andrea Amici, piante ed immagini sono dell’autore)

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2 risposte a “Rinvaso “dolce” per Nepenthes bokorensis e ‘Gaya’.”

  1. Grande Andrea !!!
    Le Nepenthes sono quelle con cui ho piu’ “feeling”, da buon coltivatore di orchidee. Mi piace un sacco la tua Nepenthes cv.’Gaya’…
    Appena riuscirò a costruire la serra ( e quindi libero spazio in casa potendo lasciare fuori le orchi da serra fredda) sicuramente “dovrò” procurarmene una.
    Le mie le fertilizzo una volta al mese con un bilanciato 20-20-20 a dose 1 gr/lt.
    Continuo così o in particolari periodi si può usare anche un N-P-K 30/10/10 e cioè ricco di Azoto?
    Le fertilizzazioni dipendono da “genere” di Neph o sono per tutte uguali?
    Come avrai capito…. i fertilizzanti non mancano! 🙂

    Ciao e grazie

    1. Gioachino, ciao! Sempre un piacere trovarti qui 😉
      Trovo anche io che il legame tra Nepenthes ed orchidee sia strettissimo! In natura condividono moltissimi ambienti, vivendo una accanto alle altre. Immagina che spettacolo…
      Il concime lo uso unicamente per Nepenthes, nessuna altra pianta carnivora mi “chiede” questa pratica. Per Nepenthes, in primavera-estate, uso unicamente Osmocote per agrumi della KB, N-P-K bilanciato, lento rilascio. Ne metto pochissimo, una decina di palline in superficie che si sciolgono con l’acqua irrigua dall’alto. Nulla d’altro, da aprile a settembre mi basta aggiungerlo una volta a fine giugno. D’altra parte, le piante carnivore integrano moltissimo con le catture: nepenthes in particolare ha moltissimo successo! Però, in inverno, perdono molte trappole a causa della coltivazione in casa, per questo in primavera ricevono un poco di concime, per meglio ripartire!
      Non ho trovato differenze tra le varie specie, ma solo differenze di dosaggio in virtù delle diverse dimensioni della pianta e del vaso, ovviamente.
      a presto!

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