Il primo terzo d’estate.

Ed ora ci sta che qui, anche a causa degli impegni -piacevoli e stimolanti- che mi sono preso con il canale YouTube (Piante carnivore di Pigliamosche Advisor) unitamente al profilo Instagram (pigliamosche.andrea_amici) che hanno reso fortemente attiva la mia figura di coltivatore storico di piante carnivore anche su questi “social” (mi ero sempre tenuto lontano da essi…) io latiti da una “piena mesata”, un mese importante a cavallo tra giugno e luglio dove il brulicare di vita in serra (e non solo) mi spinge a viverla da dentro profondamente, fondendomi con le piante, confondendomi con loro (nel senso più realistico del termine, quando mi capita di starci così tanto a contatto che non capisco più dove finisca io ed inizino loro).

In questo terzo d’estate che già se ne è andato, ho anche fatto visite splendide a collezioni fantastiche, la prima a Daniele Righetti “StrangerPlants”:

ma anche Andrea Fontana, nel suo Giardino Carnivoro:

per concludersi, in ordine cronologico, da Diego Salvetti nel suo angolo privato di paradiso:

Questi tre bravissimi coltivatori, collezionisti ed amici miei sono la testimonianza assoluta di quanto il movimento, in Italia, sia cresciuto non solo numericamente, ma anche qualitativamente!

Le piante che ho potuto ammirare in queste “escursioni” sono di primissima qualità, risultati eccellenti fino a qualche anno fa impensabili, frutto di ricerca e di miglioramento delle condizioni di coltivazione, di attenzione e di osservazione!

Per quanto mi riguarda, devo dire che la vera novità della stagione 2020 (telo ombreggiante applicato fin da metà febbraio!) rappresenta il grande “step” migliorativo conseguito quest’anno. L’obbiettivo di migliorare la freschezza generale dell’ambiente della serra, senza perdere i colori accesi che posso conseguire grazie alla grande luminosità del mio ambiente, è stato raggiunto!

E poi, la categoria “sotto esame”, la Dionaea che ama la freschezza radicale, e che non può prescindere da una bella luce diffusa per colorarsi per bene:

Ma sì, va bene, mettiamo in galleria tutto il resto…

..che poi è una parte, di una parte.

In questo scampolo di prima estate, “Andrea Pigliamosche”, cosa hai fatto, se non hai scritto qua sopra? Ho coltivato, viaggiato, incontrato, descritto, osservato, fotografato, respirato, annusato, gustato le mie compagne di viaggio! Ho vissuto in totale simbiosi con le mie piante, in un evolversi di situazioni legate ad esse portatrici di nuove conoscenze ed esperienze da affrontare!

Un anno strano, questo 2020. Segnato fortemente da una epidemia epocale, che non concede scampo e che obbliga a difendersi, chiudendosi. Paradossalmente, io mi sono difeso facendo il contrario, cioè aprendomi: non avrei mai intrapreso viaggio alcuno se la vita fosse andata avanti con lo schema consueto. Da questa enorme crisi, ho destato il profondo bisogno di comunicazione che avevo dentro, nemmeno mai troppo sopito, tuttavia molto impigrito.

Si sono chiuse finestre e porte, si è aperto un portone. Davanti a me orizzonti nuovi sì, ma neanche tanto poi. Vedo piante, piante carnivore, serra e colore, trappole e sole da usare bene. Acqua e torba, sfagno e freschezza. Le solite faccende dai, ma da raccontare bene, con mezzi nuovi ed aperti al mondo che ha voglia di capire.

(di Andrea Amici, piante ed immagini sono dell’autore)

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2 risposte a “Il primo terzo d’estate.”

  1. Mi chiedevo dove fossi finito! 🙂
    “ … che ha voglia di capire! ”
    … per chi ha voglia di capire!
    Presente!
    Stupendo reportage!
    Un futuro, oltre che da scrittore, anche da videomaker. Senza dimenticare quella, oramai scontata, di grande coltivatore!
    Con mia profonda ammirazione nella speranza, che prima o poi mi possano montare la “serra”…. :). 🙂

    1. Ciao Gioachino! Eh sì, qui bisogna trovare il modo di allungare le giornate! Ma va tutto bene, è tutta vita, è tutta passione! Mi godo il momento di intensità sia nella coltivazione che nella divulgazione, per quanto possa essere faticoso è molto appagante!
      Spero davvero che la tua telenovela con la serra possa volgere al termine quanto prima…
      Grazie sempre del tuo pensiero raffinato e della tua attenzione preziosa!
      un abbraccio

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